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Donazione del corpo alla scienza

La donazione del corpo dopo la morte a scopo scientifico è di fondamentale importanza per garantire nuovi progressi in campo medico e chirurgico, un atto di altruismo e senso civico, un gesto che valorizza la salute come interesse collettivo e che necessita di una presa di coscienza.

In molti paesi dell’Europa la donazione del corpo per finalità di studio e ricerca è prevista e largamente diffusa tra l’opinione pubblica, mentre in Italia se ne parla poco e la si pratica anche meno, magari perché può disturbare la sensibilità delle persone suscitando resistenze psicologiche e culturali per il valore affettivo, simbolico e culturale che il corpo rappresenta, ma anche e soprattutto per una mancanza d’informazione sulla sua utilità e ad un vuoto legislativo.
La donazione del corpo alla scienza è utile per:

  • lo studio anatomico
  • l’attività e la tecnica chirurgica
  • la ricerca scientifica
  • serve agli aspiranti medici e chirurghi per fare pratica e ai professionisti già esperti per affinare le tecniche e sperimentarne di nuove

Per comprendere l’utilità della donazione, basti pensare che un corpo può essere utile per provare e sperimentare fino a cento interventi chirurgici di varia natura ed entità.

La donazione del proprio corpo alla scienza è una scelta libera e gratuita che avviene secondo precise procedure giuridiche, nel pieno rispetto delle volontà individuali sia dal punto di vista etico che religioso.

In ambito legislativo, la donazione dei corpi per la scienza è disciplinata dal regolamento di polizia mortuaria e dall’art. 32 del Regio Decreto 31 agosto 1933, in cui si stabilisce che i corpi non reclamati da congiunti fino al sesto grado di parentela possono essere destinati alle attività didattiche e di studio; di fatto, la norma non viene quasi mai attuata, ed i pochi corpi che vengono messi a disposizione arrivano da donatori volontari.
Quindi, in mancanza di una legge specifica, attualmente l’unico modo per donare il proprio corpo alla scienza è una manifestazione di volontà in vita.

Dopo la morte e dopo il funerale (secondo le volontà del donatore) il corpo viene prelevato dal centro destinatario, per poi essere sottoposto alle sperimentazioni.
Si distinguono due tipi di donazione:

  • donazione con utilizzo del corpo senza restituzione
  • donazione con utilizzo del corpo donato e successiva restituzione a parenti e familiari indicati dal defunto; in questo caso, al termine delle sperimentazioni, il corpo verrà regolarmente sepolto o cremato (solitamente con spese a carico dell’istituzione a cui è stato donato) secondo la volontà del donatore e verrà sempre conservata l’identità della persona.

Può decidere di donare il proprio corpo alla scienza ogni persona maggiorenne. Non possono essere utilizzati dalla scienza i cadaveri di interesse giudiziario, che necessitano di un’autopsia e che, per eventuali future riesumazioni, non possono essere manipolati.
Nella prassi la manifestazione di volontà può avvenire nei seguenti modi:

  • sottoscrivendo un testamento olografo, ossia un testo scritto a mano, datato e firmato, senza bisogno di depositarlo dal notaio (vai all’esempio)
  • specificando tale volontà nel cosiddetto “testamento biologico”
  • rivolgendosi ad un centro specializzato presso il quale compilare, firmare e depositare una dichiarazione di donazione; in Italia sono tre i centri specializzati:
    • Torino, con il Laboratorio per lo studio del cadavere
    • Padova, con il programma di donazione del corpo e delle parti anatomiche
    • Bologna, con il Centro per la donazione del corpo post mortem.

Il consenso dato è revocabile in qualsiasi momento e la donazione del proprio corpo non è di impedimento alla donazione degli organi finalizzata al trapianto che ha la precedenza.
Se si è deciso di donare il proprio corpo alla scienza è importante renderlo noto ai familiari o alle persone vicine ed è opportuno consegnargli una copia del documento con cui è stata manifestata la propria volontà in merito e conservarne un’altra copia con se insieme ad un documento di riconoscimento.
Riferimenti per la donazione del corpo post mortem:

Torino:
Laboratorio per lo Studio del Cadavere, via Chiabrera 37 Torino. Responsabile prof.ssa Sarah Gino.
Per informazioni : 011.6705919 – 011.6705915 – 338.8032866
sarah.gino@unito.it, grazia.mattutino@unito.it

Bologna:
Centro per la donazione del corpo (referente dott.ssa Giulia Adalgisa Mariani)
Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, Sede Operativa di Anatomia Umana
Università di Bologna
Via Irnerio 48, 40126 Bologna
Tel. 051.2091511 – 051.2091584
Fax 051.251735 – 051.2091659
e-mail: adalgisa.mariani@unibo.it
Come procedere: Programma per la donazione del corpo

Padova:
Prof. Raffaele De Caro
Università di Padova – Sede di Anatomia Umana – Dipartimento di Medicina Molecolare
Via A. Gabelli 65, 35137 Padova
Tel. 0498214292 – 0498272324
Fax 0498272328
e-mail: anatomia.medicinamolecolare@unipd.it
Brochure: “Donarsi alla scienza – una scelta di vita”

31.03.2016
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