Adempimenti burocratici dopo il decesso
Dopo il decesso e il funerale di una persona è necessario occuparsi di una serie di adempimenti che riguardano la sfera economica e sociale del deceduto.
Di seguito alcuni suggerimenti e informazioni utili.
In caso di decesso di un familiare titolare di pensione è necessario comunicare l’evento all’INPS presentando una certificazione di decesso e restituendo il libretto di pensione.
Inoltre è necessario:
- presentare la domanda di pensione di reversibilità nel caso in cui il superstite è un familiare avente diritto
- presentare la domanda di riscossione dei ratei maturati e non riscossi (es. rateo di 13°)
- pagare le rate residue delle addizionali regionali e comunali IRPEF dovute dal defunto sul reddito di pensione per l’anno precedente al decesso.
Rivolgersi all’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), oppure a patronati e sindacati.
Un erede deve incaricarsi di presentare per conto del defunto la dichiarazione dei redditi relativa all’anno del decesso.
La denuncia, intestata al defunto, deve riportare nel riquadro dedicato, i dati dell’erede che presenta materialmente il documento.
Il termine per la presentazione della dichiarazione cambia a seconda della data del decesso del contribuente.
Rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, oppure a patronati e sindacati.
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dal decesso all’Agenzia delle Entrate competente in riferimento all’ultima residenza del defunto.
La dichiarazione di successione permette agli eredi di entrare in possesso, pro quota, delle quote che fino al giorno precedente al decesso erano di proprietà del defunto.
I beni del defunto possono essere cointestati con altre persone (coniuge, figli ecc..), nella dichiarazione di successione andranno indicate esclusivamente le quote di proprietà del defunto.
A seguito degli accertamenti fiscali è necessario pagare l’imposta di successione con aliquote variabili secondo il grado di parentela e alle quote ereditarie. Le imposte possono essere pagate presso un qualsiasi sportello bancario, postale o esattoriale con l’apposito modello F23. La ricevuta dell’avvenuto pagamento deve essere presentata insieme alla pratica di successione all’Agenzia delle Entrate.
Non è necessario presentare la dichiarazione di successione nel caso in cui ricorrano entrambe le seguenti ipotesi, che devono risultare da apposita dichiarazione scritta del o dei beneficiari:
- l’eredità sia devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto;
- l’attivo ereditario abbia un valore non superiore a euro 100.000,00 e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.
Gli eredi possono compilare e presentare personalmente la dichiarazione di successione oppure possono rivolgersi a professionisti come notai, avvocati, commercialisti, oppure rivolgersi ad associazioni di categoria o sindacati.
Rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, notaio,commercialista, avvocato, patronati e sindacati
La cosa più opportuna da fare in caso di notifica di un testamento è affidarne le pratiche burocratiche ad un notaio o all’ufficio competente di un patronato o sindacato.
Rivolgersi a un notaio di fiducia o presso patronati o sindacati.
Nella dichiarazione dei redditi, per l’anno successivo a quello in cui si sono sostenute le spese, è possibile una detrazione d’imposta nella misura del 19% sull’importo complessivo di € 1.549,37 pari a € 294,38 per ogni evento luttuoso. L’importo detraibile non varia anche se sono più familiari a sostenere la spesa, ma la detrazione potrà essere frazionata tra gli aventi diritto con una dichiarazione di ripartizione delle spese.
Rivolgersi al commercialista, oppure a patronati e sindacati.
I veicoli intestati al defunto non devono essere inseriti nella dichiarazione di successione, ma è necessario variare l’intestazione al PRA a nome degli eredi e/o legatari o, eventualmente, rottamare il veicolo.
Il termine per variare l’intestazione, per non incorrere in sanzioni, è di 60 giorni dalla data dell’autentica della firma sulla dichiarazione di accettazione dell’eredità. In caso di più eredi, se solo uno di essi desidera intestarsi il veicolo, è necessario effettuare due successivi passaggi: prima si iscrive il mezzo a nome di tutti gli eredi e poi si trascrive a favore dell’unico erede che intende risultare intestatario del veicolo.
E’ possibile allegare un unico atto di accettazione di eredità da parte di tutti gli eredi con contestuale vendita pro quota a favore dell’erede che chiede l’intestazione del veicolo. La registrazione è soggetta al pagamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) che varia a seconda del veicolo e della provincia di residenza.
Rivolgersi al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), all’ACI o presso un’agenzia automobilistica.
Gli eredi devono prendere contatto con gli Istituti di credito o uffici Postali di riferimento per tutti gli adempimenti riguardanti le competenze bancarie o postali del defunto (conti correnti, depositi, cassette di sicurezza, titoli, domiciliazioni di pagamenti, ecc.).
Gli eredi devono riconsegnare gli assegni non utilizzati e quanto di proprietà della Banca o delle Poste (Bancomat, Carta di credito ecc.).
Per svincolare le somme, alcune banche richiedono la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, che può essere resa direttamente dall’erede; altre chiedono l’atto notorio reso da due testimoni dinanzi al cancelliere della pretura o dinanzi ad un notaio. Informarsi presso le banche e la Posta circa la documentazione richiesta.
Eventuali cointestatari dovranno aprire nel frattempo un conto alternativo e provvedere alla variazione degli appoggi bancari riguardo alle utenze in essere.
Se il defunto usufruiva di cassette di sicurezza, prima di presentare la dichiarazione di successione, si deve procedere all’apertura delle cassette di sicurezza, allo scopo di fare l’inventario del contenuto ed inserirne il valore nella dichiarazione di successione.
Rivolgersi alle banche e all’ufficio postale competenti.
Le indennità di preavviso e di fine rapporto, dovute dal datore di lavoro alla morte del dipendente devono essere corrisposte al coniuge, ai figli e, nel caso che vivessero a carico del prestatore di lavoro, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo grado.
L’indennità che spetta per la prestazione d’opera del defunto non cade nella successione, perché matura per fatto della morte quindi successivamente a questa. Pertanto l’indennità non rientra nell’asse ereditario e non è soggetta a imposta di successione.
Rivolgersi al datore di lavoro del defunto, commercialista o ad un avvocato, oppure a patronati e sindacati.
Informare, fornendo il relativo atto di morte, le società intestatarie di polizze sugli infortuni o sul rischio morte o sui veicoli.
Rivolgersi all’agenzia assicurativa di competenza.
Informare, fornendo il relativo atto di morte, la società che gestisce il fondo pensione.
Rivolgersi all’ufficio competente del fondo pensione.
Nel caso di contratto intestato a persona deceduta è necessario che gli eredi chiedano la cessazione della fornitura o, nel caso di subentro, la modifica tramite l’inserimento del nuovo intestatario.
Rivolgersi all’ufficio commerciale del fornitore del servizio.
La variazione ICI, denominata variazione IMU dal gennaio 2012, non deve essere presentata per gli immobili inclusi nella denuncia di successione.
Rimane l’obbligo della dichiarazione IMU nei casi in cui non è prevista la denuncia di successione.
Dal giorno di apertura della successione i pagamenti dell’IMU verranno effettuati con modalità differenti a seconda che si tratti di coniuge superstite, con diritto abitativo, o dei familiari eredi.
Gli eredi, a nome del defunto, devono pagare l’IMU dovuta per tutti i mesi in cui il defunto è stato proprietario nell’anno, considerando un mese intero se il defunto ha avuto il possesso per oltre quattordici giorni. L’IMU dovuta, sempre a nome del defunto, deve essere versata nei termini di legge.
Rivolgersi all’Ufficio Tributi del Comune.
Nel caso di decesso dell’intestatario, i familiari conviventi o gli eredi dello stesso devono provvedere alla presentazione della dichiarazione di variazione o cessazione.
Rivolgersi all’Ufficio Tributi del Comune.
Gli eredi possono disdire l’abbonamento intestato a persona deceduta o variare il nominativo dell’intestatario:
- nel caso in cui l’erede sia già abbonato deve chiedere l’annullamento dell’abbonamento intestato al defunto comunicando la data e il luogo di decesso dell’intestatario.
- nel caso in cui l’erede non sia già abbonato deve chiedere l’intestazione a proprio nome dell’abbonamento intestato alla persona deceduta
In ogni caso l’erede è obbligato a pagare eventuali arretrati dovuti dall’abbonato deceduto.
Rivolgersi alla RAI.
Per la carta d’identità, la patente di guida e il passaporto del defunto non è obbligatoria la restituzione, ma è obbligatoria la denuncia alle autorità competenti in caso di smarrimento.
Rivolgersi al Comune, Motorizzazione Civile, Questura.
Entro otto giorni dal decesso occorre comunicare il cambio di detenzione ai Carabinieri di zona per i successivi adempimenti.
Rivolgersi ai Carabinieri.
31.03.2016Home